FAQ

La nostra sede si trova a Perugia, in Via Salvatore di Giacomo, 8 (06073, Corciano)

Si, è possibile visualizzare le nostre filiali consultando la pagina dei contatti, clicca qui.

Esistono dei corsi standardizzati con dei prezzi prefissati che possono essere anche in promozione. In alcuni periodi ci sono addirittura corsi gratuiti o con rimborso, ma la vera specificità è data da durata e tipo di saldatura, ecco perché non è possibile dare un prezzo unico per tutti.

Inoltre, nella nostra scuola è sempre consigliato, a meno di richieste specifiche, un percorso personalizzato variabile in funzione del grado di preparazione di ogni singolo allievo (rimane ovvio che siamo tutti diversi e ci presentiamo con un diverso grado di preparazione) e valutabile attraverso una prova di livello assolutissimamente gratuita. Se poi si vuole partire da zero e avere la massima formazione al minor costo possibile, si consiglia il corso di formazione Welding 3.0.

Per avere maggiori informazioni contattare i seguenti numeri: 075.5178001 o 392.9323453.

Per ottenere la qualifica di saldatura (patentino di saldatore) non è necessario fare un corso obbligatorio, ma basta eseguire un provino/esame di saldatura, che ovviamente dovrà corrispondere ai canoni della normativa vigente/richiesta. Se dopo le varie prove di laboratorio il risultato è idoneo, verrà emesso il certificato (patentino di saldatura).

Inoltre, prima del provino/esame, noi consigliamo sempre la prova di livello gratuita al fine di valutare la preparazione all’esame.

Il patentino di saldatore può avere diverse validità in funzione della norma vigente/richiesta e la sua durata può variare dai due anni, se magari il materiale è alluminio (https://neweldtechnology.it/esame-rinnovo-patentino-saldatore/) ai tre anni, nel caso dell’acciaio (https://neweldtechnology.it/esame-rinnovo-patentino-saldatore/), fino ai quattro anni, nel caso delle materie plastiche (https://neweldtechnology.it/corso-di-formazione-saldatore-materie-plastiche-polietilene/).

Si, il patentino ha una valenza internazionale. Ovviamente se eseguito secondo le norme che lo consentono.

Il saldatore opera in tutte quelle aziende, dove si eseguono processi di giunzione, che ovviamente possono essere di carpenteria metallica, meccaniche, piattaforme petrolifere, impianti farmaceutici, alimentari ecc.

Soprattutto le donne. Anche perché come sempre detto da noi, che siamo i promotori del corso Welding Woman dal 2008 (https://www.youtube.com/watch?v=8htVmqBSP2E), le stesse presentano una spiccata predisposizione e capacità nelle tecnologie di giunzione.

Esistono molteplici tipologie di saldatura.
Le principali, o per meglio dire le più conosciute ed usate, sono:

La saldatura ossiacetilenica è un processo di saldatura autogena tramite fiamma.

Il gas utilizzato è una miscela di acetilene e ossigeno che permette di raggiungere una temperatura molto elevata (3030 °C). Nonostante sia un sistema di saldatura piuttosto semplice, è molto utilizzato nelle officine ed in cantiere perché l’attrezzatura necessaria è poco ingombrante e permette di eseguire saldature in posizioni piuttosto scomode, su tubazioni in prima passata. Tramite la saldatura ossiacetilenica si ha una buona distribuzione di calore sulla superficie da saldare inoltre la fiamma è rigida e quindi ben orientabile.

Di contro l’elevato e diffuso calore, genera zone termicamente alterate molto ampie e ritiri termici elevati. Il processo si applica limitatamente alla saldatura di spessori ridotti, viene quindi utilizzato per saldature di tubi non ripresi di piccoli spessori e lamiere di spessore compreso tra 2 e 5 mm.

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Nella saldatura ad elettrodo (saldatura manuale ad arco elettrico o saldatura di elettrodi rivestiti o saldatura manuale elettrica), l’arco elettrico brucia tra il pezzo in lavorazione e l’elettrodo consumabile.

L’elettrodo fornisce allo stesso tempo il materiale d’apporto. L’elettrodo rivestito viene serrato nella pinza portaelettrodo mentre il saldatore lo guida lungo il punto di saldatura.

Il rivestimento si scioglie durante la saldatura e protegge il bagno di fusione e l’arco elettrico nell’aria esterna, rilasciando gas e scorie che verranno rimosse dopo il raffreddamento del bagno di fusione.

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La saldatura ad arco sommerso è un procedimento di saldatura ad arco a filo continuo sotto protezione di scoria. La morfologia generale della zona di saldatura (cioè, il fatto che l’arco scocchi sotto la scoria) permette di generare una grande quantità di calore che, essendo schermato dalla scoria, cattiva conduttrice termica, resta localizzato nel bagno di saldatura.

Quindi la saldatura ad arco sommerso permette di operare con elevate velocità di saldatura e di deposito. La saldatura ad arco sommerso è un processo che può essere reso completamente automatico e può effettuare sia saldature longitudinali in posizione piana che saldature circonferenziali su posizionatori.

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Il processo di saldatura TIG è un processo di saldatura per fusione, autogeno. L’arco elettrico scocca tra l’elettrodo infusibile, che si trova sotto protezione gassosa, ed il materiale da saldare. L’elettrodo del TIG è in Tungsteno, materiale ad alta temperatura di fusione e con ottime proprietà di emissione termoionica.

Il processo di saldatura TIG può essere:

  • manuale: con lunghezza d’arco ed elettrodo controllati dal saldatore;
  • semiautomatico: lunghezza d’arco ed elettrodo controllati dalla macchina, mentre il saldatore sposta l’elettrodo lungo la saldatura;
  • automatico: tutte le operazioni sono automatizzate;
  • robotizzato: per tutte le operazioni viene utilizzato un Robot.

Il processo di saldatura TIG, grazie ad un arco stabile, consente un buon controllo del bagno di fusione. Tuttavia, il TIG è un processo poco produttivo, utilizzato per piccoli spessori. Si possono saldare tutte le tipologie di metalli e leghe di metalli utilizzando come materiale d’apporto una bacchetta o addirittura, grazie all’arco ad energia molto concentrata, solo affiancando le due estremità da saldare, senza utilizzare materiale d’apporto.

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La saldatura MIG (Metal-arc Inert Gas) o MAG (Metal-arc Active Gas) (l’unica differenza fra le due è il gas che viene usato per la protezione del bagno di saldatura), indicate entrambe nella terminologia AWS standard Americani) come GMAW (Gas Metal Arc Welding – Saldatura ad arco con metallo sotto protezione di gas), è un procedimento di saldatura sviluppato dopo la Seconda Guerra Mondiale che ha assunto un peso, in termini di prodotto saldato per anno, sempre crescente.

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Il circuito elettrico si ottiene quando c’è un passaggio di elettroni attraverso una resistenza metallica (sottovuoto, come per esempio nella lampadina).

L’arco elettrico si ha quando c’è un flusso di elettroni attraverso una resistenza gassosa (esempio neon/fulmine).

Controlli eseguiti su giunti saldati con lo scopo di individuare eventuali difetti che possano compromettere l’utilizzo in sicurezza di singoli pezzi, per garantire l’affidabilità del prodotto finito.

Esistono tre gruppi di controlli sulle saldature che mantengono inalterata l’integrità del giunto: prove superficiali (esame visivo con liquidi penetranti), subsuperficiali (che possono arrivare sottopelle fino a 3/4 mm) e volumetriche (ULTRASUONI/RX).

I primi servono a controllare, come dice la parola stessa, solo i possibili difetti in superficie; i subsuperficiali, come sopra scritto, arrivano sotto i 3/4 mm; mentre i volumetrici permettono di coprire tutto lo spessore del pezzo da controllare.

Non esiste un metodo migliore di un altro, ma quello più adatto in funzione del difetto che vado a cercare, del processo di saldatura e della tipologia di materiale. Rimane ovvio considerare il fatto che gli stessi possono essere e sono complementari.

Il personale che effettua queste tipologie di controlli, sotto determinate specifiche e controlli, deve essere certificato secondo la norma UNI EN ISO 9712.

Tutti.
Esistono materiali saldabili e materiali comunemente denominati insaldabili. In realtà con le giuste tecnologie non esistono materiali effettivamente insaldabili.

I metalli che vengono uniti più frequentemente tramite la saldatura sono l’acciaio al carbonio (ferro), l’acciaio inox e l’alluminio, ma anche leghe come nichel e titanio si rivelano spesso le protagoniste di questa operazione.

Ricordiamo inoltre che la saldatura non è solo per leghe metalliche, ma dagli anni ’80 in poi sono diventate sempre più rilevanti anche le materie plastiche come il polietilene